Da qualche anno, l’amico Luca Magosso si era trasferito con la famiglia a Lauriano, da Castiglione Torinese. Molto conosciuto a Torino come direttore del centro di documentazione “Domenico Sereno Regis”, Luca si era impegnato negli ultimi anni anche a favore della comunità laurianese. In occasione delle elezioni amministrative del 2008, nel corso di incontri con la popolazione organizzati dalla lista civica “Nuova Realtà Lauriano e Piazzo”, aveva illustrato ai cittadini l’opportunità del “bilancio partecipato”, per il coinvolgimento della cittadinanza nelle decisioni riguardanti la cosa pubblica.Nell’autunno scorso, Luca era stato l’organizzatore del corso “Dalla terra alla forchetta”, svoltosi nella Cascina Comunale di via Appiano, a Lauriano. Un’iniziativa in collaborazione con Mani Tese e l’Associazione Amici della Biblioteca di Lauriano. Una serie di incontri, che Luca introduceva, sul tema della sensibilizzazione al consumo alimentare ecologico. Luca aveva sempre l’obiettivo di concretizzare i grandi obiettivi di pace, ecologia e partecipazione in fatti concreti, anche piccoli, ma quotidiani ed incisivi sulla realtà.

Luca MagossoMolto modesto, non sbandierava mai i suoi titoli e gli importanti ruoli che ricopriva. Laureato, dirigeva brillantemente il Centro Studi Sereno Regis di Torino, con sede in via Garibaldi 13, uno dei più importanti e riconosciuti centri italiani di promozione della cultura della nonviolenza e della trasformazione nonviolenta dei conflitti. Seguiva importanti progetti ed abbinava la conoscenza dei temi del pacifismo, della nonviolenza e dell’ecologia con la capacità gestionale, coordinando il lavoro di molti colleghi e collaboratori. Luca era anche responsabile nazionale del servizio civile per il Mir, Movimento internazionale della riconciliazione, (l’ente per il quale io svolsi nel 1983-1984 il servizio civile) ed anche presidente del TESC, Tavolo Enti di Servizio Civile, un’associazione di promozione sociale senza fini di lucro, per la promozione dell’integrazione fra gli enti piemontesi che svolgono attività di servizio civile.

La creazione del Tesc è stata una grande sfida perseguita da Luca con grande tenacia, nel grande sogno di mettere insieme enti di servizio civile con origini e finalità molto diversi(pubblici e privati, nazionali e regionali), ma la sua grande esperienza e capacità di mediazione ha permesso questa convivenza, tutti insieme protesi nel difendere i valori del Servizio Civile e lei sue origini profonde nell’obiezione di coscienza. Soffriva e si indignava quando vedeva che il servizio civile veniva svilito e mortificato nei suoi valori e nel continuo depauperamento delle risorse, ma lui sempre proteso alla ricerca di soluzioni possibili. Addio Luca